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Confcommercio sul Decreto lavoro: «Bene la riduzione del cuneo fiscale»

Positive le reazione al provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri. Sulla riforma del reddito di cittadinanza: «Importante anche la dimensione attiva dell’assegno di inclusione e dello strumento di attivazione»

Via libera del Governo presiduto da Giorgia Meloni al decreto-legge, finanziato dai 3,4 miliardi dello scostamento di bilancio approvato dal Parlamento insieme al Def. Il Documento di economia e finanza contiene varie misure legate al lavoro, come la riduzione del cuneo fiscale, la sostituzione definitiva del reddito di cittadinanza, e un ampliamento delle possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato.

Il commento di Confcommercio
«Bene l’intervento di riduzione del cuneo contributivo sui redditi da lavoro dipendente ed il maggior tetto di detassazione per i premi aziendali. L’azione di progressiva riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro dovrà, però, proseguire con determinazione e, intanto, andrà chiarita la strategia da attuare, nel 2024, per confermare l’ammontare cumulato dei tagli al cuneo fin qui operati (pari a 8,3 miliardi di euro per l’intero 2023). Andrebbero, inoltre, introdotte misure di detassazione degli aumenti contrattuali». È quanto afferma Confcommercio in una nota di commento al decreto lavoro varato dal Cdm.
«Sull’assegno di inclusione e sullo strumento di attivazione – secondo Confcommercio – emerge il giusto obiettivo di promuovere un sistema di sicurezza sociale più saldamente fondato sul lavoro. Un orientamento confermato, tra l’altro, dalla cumulabilità dell’assegno di inclusione con redditi da lavoro fino a 3000 euro all’anno, dagli sgravi contributivi per l’assunzione – con contratti a tempo indeterminato o a termine – di beneficiari dell’assegno, ed anche dal nuovo incentivo per l’assunzione dei “Neet”: i giovani che non lavorano e che non sono inseriti in percorsi di studio o formazione».
Per Confcommercio su questi due strumenti «sarà comunque cruciale, ancora una volta, la dimensione attiva degli interventi: per il buon esito tanto dei percorsi personalizzati, quanto del circuito delle misure di contrasto dei rischi di esclusione sociale e lavorativa».
Confcommercio promuove poi le norme sui contratti a termine oltre i 12 mesi e fino a 24 mesi: «La contrattualizzazione delle causali potrà contribuire a rispondere all’esigenza di una buona flessibilità ed al contrasto del lavoro irregolare. Al contempo, si renderà necessario un utilizzo accorto dei livelli di contrattazione per contenere rischi di contenzioso. Giuste le semplificazioni concernenti gli obblighi informativi in materia di rapporti di lavoro e la maggiore agibilità, che va resa più inclusiva, dell’apprendistato professionalizzante e dei contratti di prestazione occasionale nel settore turistico e termale. Limitata la proroga dei contratti di espansione: solo per un anno e per gruppi di imprese con oltre mille dipendenti».

Le misure approvate

✔️ CUNEO FISCALE
Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi (non più otto come nell’ipotesi iniziale) aumenterà di altri quattro punti: per i periodi di paga dal 1 luglio 2023 al 30 novembre 2023, la misura dell’esonero salirà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25 mila euro.

✔️ WELFARE AZIENDALE
Solo per il 2023, la bozza indica che “non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze” di acqua, luce e gas, fino a 3 mila euro.

✔️ ASSEGNO DI INCLUSIONE
Arriverà dal primo gennaio 2024, come misura di “contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale”, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60 e che potrà arrivare a 500 euro al mese (630 euro se composta da over 67 o con disabili gravi), cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. Verrà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Necessario essere residenti in Italia da almeno cinque anni e avere un Isee non superiore a 9.360 euro. Per avere il beneficio si dovrà iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl).
Per gli occupabili partirà dal primo settembre 2023. La partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività diventa vincolante. È coperta da un’indennità pari a 350 euro al mese, al massimo per dodici mesi non rinnovabili.

✔️INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI
Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato sarà riconosciuto, per dodici mesi, l’esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui (al 50% se a tempo determinato o stagionale).

✔️ CONTRATTI A TERMINE
Meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l’anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi: le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in attesa della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva (in questo caso, comunque, entro il 31 dicembre 2024). Oppure per le sostituzioni.

✔️ VOUCHER
Si alza la soglia delle cosiddette prestazioni di lavoro occasionale da 10 mila a 15 mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento.

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