ROMA Oggi (mercoledì 30 ottobre) i lavori del Forum nazionale sono stati aperti dagli interventi del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e della presidente di terziario Donna, Anna Lapini. La “voce” della politica è stata rappresentata da Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Insieme a Cristina Riganti, vicepresidente nazionale e presidente provinciale del Td, presenti in rappresentanza del nostro Terziario Donna le consigliere Tiziana Merlotti e Miriam Busnelli (nella foto qui sotto insieme a Michele Moriggi della segreteria provinciale).
Nel corso della mattinata sono stati illustrati i numeri aggiornati dell’imprenditoria femminile (leggi QUI) inseriti nella consueta analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio e raccontati dal direttore Mariano Bella.
Il presidente Sangalli
L’intervento del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, ha aperto il forum annuale di Terziario Donna. «Il tempo e lo spazio che dedichiamo all’imprenditoria femminile – ha detto Sangalli – sono un investimento per il futuro: lo spazio per fare impresa deve consentire alle donne di essere protagoniste dell’economia, mentre pensare al tempo significa riorganizzare lavoro e vita personale, sia delle imprenditrici che delle lavoratrici, mettendo al centro le persone e le loro esigenze. Come quelle di salute, di previdenza, di formazione, garantite peraltro dal nostro sistema di welfare contrattuale». «Insomma – ha aggiunto Sangalli – il nostro impegno, l’impegno di Confcommercio e di Terziario Donna, è garantire che le donne siano parte attiva nelle rivoluzioni in atto, dalla trasformazione ecologica a quella digitale, non solo come beneficiarie, ma appunto come protagoniste».
La presidente Lapini
A fare gli onori di casa al Forum di Terziario Donna è stata la presidente Anna Lapini: «E’ necessario ripensare in tema di welfare – ha detto Lapini – ma anche di gestione dei territori e delle città, spazi e tempi che siano a misura di persona, attraverso l’individuazione di strumenti e politiche per una più equa armonizzazione fra vita privata e lavoro. Solo attraverso strumenti di welfare, destinati non solo alle lavoratrici dipendenti, ma anche e soprattutto alle imprenditrici e mirati ad una genitorialità condivisa, si riuscirà a superare il gender gap, stimolare la crescita economica del nostro paese, incrementare l’occupazione e l’imprenditoria femminile e contrastare il calo demografico».
Il sottosegretario Durigon
A chiudere i lavori del Forum è stato Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Durigon ha sottolineato l’importanza di rafforzare la contrattazione collettiva in Italia, evidenziando una carenza salariale. «Le contrattazioni di secondo livello e il welfare aziendale sono risposte efficaci – ha detto Durigon – e come governo possiamo valutare alcune discussioni vere, ma non obblighi, perché altrimenti sarebbe un problema serio nel valorizzare la contrattazione».
Il sottosegretario ha quindi sottolineato che «il governo è consapevole della necessità di sostenere il ruolo della donna che nel mondo del lavoro è fondamentale. Le quote rose possono diventare un limite a gioco lungo anche se sono state importanti per compiere un salto culturale. C’è ancora troppa differenza salariale tra uomini e donne e su questo c’è un atteggiamento bipartisan in Parlamento ed è necessario incentivare la natalità in rapporto all’aspetto lavorativo».
Durigon ha poi annunciato un nuovo pacchetto sul lavoro dopo la Finanziaria perché «questa non è una manovra che ci permette grandi attività strutturali anche se per esempio abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale».