Quella a Busto Arsizio, ospiti dell’Istituto Cinematografico Antonio, è la prima tappa ufficiale nel nuovo progetto del Terziario Donna provincia di Varese.
Un percorso appena iniziato che ha come scopo accendere i riflettori su un fenomeno diffuso ma ancora nascosto: quello delle molestie sui luoghi di lavoro.
Così la nostra presidente Cristina Riganti: «Il nostro Terziario Donna, come è ormai nel suo Dna, porta avanti i propri progetti e le proprie campagne in modo da avvicinare la più ampia platea possibile al tema che di volta in volta viene individuato. Vengono scelti format e linguaggi diretti, spesso fuori dagli schemi, proprio come in questo caso, tramite il coinvolgimento di una importante realtà del nostro territorio, l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.
«L’idea è stata di realizzare in cortometraggio sul tema delle molestie sui luoghi di lavoro. Abbiamo perciò messo a disposizione una borsa di studio, grazie anche al contributo dell’Organismo Paritetico Provinciale e alla disponibilità del suo presidente Alessandro Castiglioni, per un concorso di sceneggiatura aperto agli studenti della scuola intitolata al grande regista».
Il vincitore
Sono arrivati nei tempi stabiliti cinque soggetti, valutati da una giuria che ha decretato il vincitore. «Il nostro scopo era raccontare in pochi minuti la molestia sul luogo di lavoro e il vincitore, Giacomo Cereghini (nella foto premiato dalla presidente Riganti) con il suo “Le dita” ha centrato in pieno l’obiettivo che ci eravamo prefissati». Tra i componenti della giuria anche la giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Laura Campiglio.
Il coinvolgimento delle scuole
Il cortometraggio avrà un ruolo centrale nell’evento organizzato dal Terziario donna nelle cinque principali città dello nostra provincia. Si partirà da Gallarate il prossimo 24 novembre al Teatro Condominio, per poi toccare nel 2023 Varese, Busto Arsizio, Saronno e Luino. “Le dita” di Giacomo sarà il punto di partenza per una riflessione e una analisi sulle molestie sui luoghi di lavoro. «Ci rivolgeremo agli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di spiegare questo fenomeno, fare capire come riconoscerlo (ad esempio dove finisce la battuta scherzosa e dove inizia la molestia). Fare perciò prevenzione, partendo dalla generazione futura, da chi, nel giro di pochi anni, entrerà nel mondo del lavoro».
Rassegna stampa
La conferenza stampa del Terziario Donna in collaborazione con l’Istituto Cinematografico Antonioni ha avuto ampio spazio sui media locali.
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